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Il tumore al seno è il più conosciuto e diffuso nella popolazione femminile, con enormi ripercussioni sulla psiche della donna.
Il seno, infatti, è simbolo di femminilità e fertilità e modificazioni nel suo aspetto possono alterare la percezione che la donna ha di sé, della propria immagine corporea e della propria autostima con inevitabili ricadute sul piano relazionale e sessuale.
I diversi trattamenti attualmente utilizzati per combattere questo tipo di tumore (chirurgia e ricostruzione, chemioterapia, ormonoterapia) provocano un cambiamento significativo sul corpo della donna, sulla sua vita e sulla sua progettualità.
Nell’arco della vita di una donna il seno assume diversi significati: permette di allattare (o essere allattati) ed è quindi legato ad una forma primordiale di amore e di maternità, è simbolo di femminilità, è parte integrante dell'identità femminile, è anche sessualità, erotismo, calore. Il tumore quindi colpisce quella che è una parte essenziale dell’essere donna.

I trattamenti chirurgici come la mastectomia (asportazione del seno) con o senza ricostruzione, comportano una grande modificazione del corpo e della percezione che una donna ha di sé. Il corpo cambia, con asportazioni e ricostruzioni, e il processo di adattamento può essere difficile. Questo cambiamento può influire oltre che sulla propria immagine corporea anche sulla propria autostima e sull’accettazione di se stesse. In seguito a questi interventi molte donne riportano anche difficoltà di tipo relazionale. Non sentendosi padrone o a proprio agio con il corpo può diventare più difficile vivere anche l’intimità in coppia e la relazione sia affettiva che sessuale.
Anche altri tipi di trattamenti possono avere ripercussioni fisiche che mettono a dura prova il funzionamento sessuale della donna che per pudore, vergogna o tabù raramente vengono esposti e affrontati con il proprio medico.


E’ importante che la donna possa intraprendere un cammino di accettazione e riappropriazione di sè. Spesso si consiglia di riprendere confidenza con il proprio corpo, in modo graduale e nel rispetto dei tempi di ciascuno: utilizzando il tatto, inizialmente a luce spenta e poi gradualmente anche con la vista; mettendosi davanti allo specchio da sole e guardandosi; toccando le parti nuove che possano essere percepite come "estranee”, riprendendo così confidenza con se stesse. 
Nel rapporto di coppia è importante condividere con il partner le proprie paure, le proprie insicurezze e ricostruire insieme un nuovo tipo di intimità partendo sopratutto dalla parte affettiva.


Anche le terapie ormonali possono comportare dei risvolti psicologici significativi. Questi trattamenti possono indurre  una menopausa precoce. Questo può mettere a dura prova la possibilità per una donna di diventare madre e va ad inficiare il proprio senso di maternità e la propria progettualità.
Con lo sviluppo e la ricerca in campo medico attualmente esistono delle strategie per preservare la fertilità, da poter adottare quando possibile prima di sottoporsi ai trattamenti (congelamento degli embrioni, degli ovociti e del tessuto ovarico). E’ importante parlarne sempre con il proprio medico per decidere insieme se e quale tecnica possa essere più efficace. 
Anche gli effetti collaterali della chemioterapia possono comportare molteplici conseguenze sul piano psicologico: pensiamo alla caduta dei capelli, a quanto questa possa modificare la nostra immagine e la percezione che noi abbiamo di questa.


Ricevere una diagnosi di tumore rappresenta sempre un evento di vita stressante e traumatico con cui una persona si trova a doversi confrontare. E’ una malattia che coinvolge tutte le dimensioni dell’esistenza umana: personale e della propria identità, relazionale e sociale, esistenziale e spirituale.
Reagire alla diagnosi, affrontare le conseguenze dei trattamenti sul piano fisico e psicologico, e convivere con le paure legate a questa malattia, comportano per chi le deve affrontare un grande carico emotivo.
E’ importante, per le donne prendersi cura di sè stesse, chiedendo innanzitutto informazioni e spiegazioni ai propri medici e rivolgendosi alle associazioni che si occupano specificatamente degli aspetti psicologici del tumore al seno. Può essere utile prendere parte a gruppi di mutuo-auto aiuto in cui poter incontrare persone con lo stesso percorso e poter condividere insieme i pensieri e le emozioni che questo comporta e trovare quindi una comprensione e un sostegno reciproco. Poter disporre anche del sostegno psicologico di un professionista può rappresentare un’ importante aiuto volto a promuovere il benessere e la qualità di vita propria e della propria famiglia.
Il dott. Aldo Marinacci, Psicologo - Sessuologo, può dare un'aiuto concreto per sopportare il peso psico-emotivo che comincia nel momento in cui arriva la diagnosi, accompagna la donna durante tutto il percorso diagnostico e terapeutico e che prosegue poi nel tempo perché si devono imparare ad accettare i cambiamenti fisici, della qualità della vita, di equilibri e esigenze diverse.

Per maggiori informazioni non esitate a contattare il Dott. Aldo Marinacci Psicologo - Sessuologo.


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Dott. Aldo Marinacci

Psicologo - Sessuologo

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