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La fibromialgia è una sindrome dolorosa cronica, con cause non del tutto chiare ma è dimostrata la rilevanza di fattori genetici, biologici, psicologici e sociali; fortemente correlata alle reazioni allo stress, affaticamento, carenza di sonno, caratterizzata da un dolore muscolo-scheletrico diffuso continuo da almeno tre mesi.
Quando una persona soffre di fibromialgia, lamenta affaticamento (astenia) e dolore muscolo-scheletrico in determinate zone del corpo, in corrispondenza di specifici punti del sistema muscolo - tendineo (tender point) e altri numerosi sintomi: disturbi del sonno, cefalea muscolotensiva o emicranica
, sensazione di stanchezza, rigidità mattutina (specie al collo e alle spalle), colon irritabile (stipsi e/o diarrea), parestesie (costituite da formicolii e sensazioni simili a punture), bruciore a urinare, sensazione di gonfiore alle mani, dolori al torace, perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, disturbi della sfera affettiva (ansia e/o depressione).
La maggior parte dei soggetti prova una sensazione generale di dolore e rigidità.
La fibromialgia ha un’incidenza 7 volte superiore nelle donne. Solitamente, si evidenzia nelle donne di età media (40-60 anni), ma può manifestarsi anche in uomini, bambini e adolescenti.
Non è pericolosa, né potenzialmente letale. Malgrado ciò, la persistenza dei sintomi può essere molto sfibrante. Ha un forte impatto sulla qualità della vita, con difficoltà nelle attività quotidiane e nel lavoro, nella partecipazione familiare e sociale.
I fattori psicologici influiscono in maniera significativa sulla sintomatologia dolorosa, con un continuo stato di allarme, di ansia, di tensione e anche con un senso di insoddisfazione cronica. La fibromialgia è spesso associata a sindromi ansioso-depressive, con disturbo del sonno e dell’umore. Si evidenziano anche difficoltà di concentrazione, d'attenzione, disorientamento, vuoti di memoria e fatica nell’affrontare compiti complessi.

Lo Psicologo ha il compito di:
* prevenire e curare disturbi dell’umore, ansia, insonnia, disturbi dell’attenzione e della memoria,
* attuare strategie per l’autogestione dei sintomi,
* favorire cambiamenti dello stile di vita.
* riacquistare una soddisfacente qualità di vita.

Il percorso terapeutico può comprendere:
- Counseling, volto a potenziare le risorse individuali atte ad affrontare le problematiche emergenti e ad elaborare le emozioni connesse a situazioni stressanti;
- Training autogeno: viene insegnata una tecnica di rilassamento, utile nella cura dei disturbi organici e psichici. Questa pratica favorisce l’autoregolazione delle funzioni corporee involontarie alterate e la gestione delle componenti emotive legate al dolore (paura e ansia).
- Psicomotricità: attraverso il movimento, il rilassamento, l’espressività corporea, la focalizzazione del piacere nell’utilizzo adeguato del corpo, si costruisce una migliore e più consapevole percezione di sé, del proprio e degli altri. L’attività può svolgersi singolarmente, in coppia o in gruppo.
- Consulenza psicofarmacologica, nei casi di diagnosi di disturbi psichiatrici in cui si renda clinicamente consigliabile.

Non va dimenticato, che il dolore che investe il corpo, può influire sull’attività sessuale e compromettere l’intimità di coppia. Quando c’è dolore è difficile, infatti pensare al sesso e al piacere.
Le disfunzioni sessuali possono riguardare l’area del dolore, della rigidità, della stanchezza, la depressione, l’ansia, l’immagine corporea negativa.


I motivi che interferiscono sulla sessualità sono molteplici e possono essere riassunti in 5 punti:
- dolore nelle parti intime e durante i rapporti (vulvodinia-dispareunia);
- dolore globale del corpo che limita il movimento e lo scambio affettivo;
- riduzione della libido per cause organiche;
- problematiche legate al sonno;
- riduzione della libido per le componenti psicologiche ed emotive.

E’ importante valutare l’andamento della propria sessualità e ai primi segnali rivolgersi allo specialista del settore. Consultare un sessuologo è necessario, per comprendere quanto sta avvenendo attraverso un adeguato processo diagnostico. Il passo successivo sarà intraprendere un iter terapeutico per la cura della problematica al fine di vivere serenamente l’area della sessualità e dei sentimenti.

E’ consigliato un sessuologo che lavori con un approccio biopsicosociale e in sinergia con altri specialisti (ginecologo, fisioterapista del pavimento pelvico, psicomotricista, psichiatra, ecc).

E’ possibile richiedere una consulenza sessuale con il dott. Aldo Marinacci Psicologo – Sessuologo Clinico cliccando qui

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Dott. Aldo Marinacci

Psicologo - Sessuologo clinico

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