Il coito interrotto rappresenta una modalità piuttosto diffusa, praticato da molti, soprattutto dai giovanissimi. Esso consiste nell’immediata e tempestiva interruzione del rapporto sessuale, con estrazione del pene dalla vagina, qualche istante prima dell’eiaculazione al fine di evitare il rischio di fecondazione.
Tra le motivazioni di chi lo pratica troviamo l’espressione: “così mi è stato insegnato”, “è più comodo”, “lo preferisco”,”sento di più”, ecc.
In realtà il coito interrotto non ci protegge né dalle malattie a trasmissione sessuale né da una gravidanza indesiderata. Inoltre, bisogna considerare i rischi che ne derivano:
* ansie e tensioni post-prestazione;
* stress psicologico per paura di una gravidanza;
* probabile aumento del rischio di eiaculazione precoce e disfunzione erettile nell’uomo;
* svantaggi derivanti dal dover interrompere il rapporto sessuale “sul più bello”.
E’ bene chiedersi sempre se vale la pena praticare questa modalità o se forse è il caso di utilizzare il preservativo o valutare le alternative con la partner.
Il preservativo, come la parola stessa ci lascia intuire, serve a preservarci da alcuni pericoli verso i quali il sesso potrebbe portarci. Quando non si è soddisfatti dall'utilizzo di un preservativo si consiglia di non smettere di usarlo, ma di cambiarlo. Ci sono tantissimi modelli in commercio, sottile, lubrificato, con rilievi stimolanti, profumato ecc. Sicuramente troverete quello più adatto a voi.
Ricordate sempre: <non c'è partner o piacere sessuale che tenga di fronte alla salute e alla prevenzione!>.
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Dott. Aldo Marinacci
Psicologo - Sessuologo clinico